Da bambina pare giocassi a far finta di leggere muovendo gli occhi sulle righe, la prima parola che invece ho letto davvero è stata zzz (con conseguente “Dai, su, leggi bene!”) su un Topolino.

Poi, non bastandomi, ho imparato a leggere in altre lingue, e poi a leggere anche fra le righe con una laurea in filosofia. Ho iniziato come correttrice di bozze nei turni del venerdì notte, e come editor delle storie di amici e conoscenti.

Ma non ero ancora soddisfatta e così, dopo lavori che hanno più-o-meno-sempre bazzicato intorno alla lettura e alla scrittura e alla creazione di progetti, dopo un gigantesco salto nel buio, un master in cui ho ricevuto tanto di stellette dorate e una collaborazione fissa con una casa editrice, eccomi qui a fare dell’editing la mia libera professione.

Dove libera è un aggettivo più bello di quanto non sembri.

Sono fra coloro che hanno fatto di una passione una professione, ed è una scelta che rifarei da capo ogni giorno.